
Guida al trekking:
12 consigli per cominciare a camminare in montagna

Arriva la primavera, la neve si scioglie e nasce la voglia di fare qualche bella escursione nella natura. Se già siete degli appassionati di camminate in montagna e nella natura leggere questo post probabilmente non vi serve (ma potete sempre condividerlo sulle bacheche social degli amici meno esperti); se invece siete alle prime escursioni, in questa guida al trekking trovate 12 semplici consigli per godere appieno di tutti i benefici di un bel trekking nella natura.
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Scegliere un percorso adeguato
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Le informazioni sui sentieri non mancano, sui siti turistici locali, sulle guide turistiche e sulle cartine. Si dividono in turistici (segnalati con la lettera T), escursionistici (E per gli escursionisti, EE per gli escursionisti esperti) e attrezzati (EEA); siete alle prime armi è meglio non affrontare nulla di più impegnativo di un percorso turistico.
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Partire con un amico più esperto
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Fare escursioni con chi già è avvezzo a camminare per sentieri e montagne non è solo una questione di farsi compagnia, ma anche un modo semplice, veloce e piacevole di accumulare esperienza.
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Vestirsi a strati con capi tecnici
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Soprattutto in montagna (e non solo in alta quota), il meteo è mutevole: meglio partire con capi tecnici, vestendosi a strati, togliendo e mettendo quello che serve in caso di pioggia, freddo, caldo o sudore eccessivo. In ogni caso, meglio evitare il cotone, preferire capi traspiranti perché camminando in montagna la temperatura corporea si alza e si suda, e prevedere sempre un capo anti pioggia.
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Utilizzare scarpe specifiche per escursioni
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Camminare nella natura significa avere a che fare con sassi, pietre, terreni scivolosi o sdrucciolevoli, pozzanghere, fiumi e quant’altro. Partire con un paio di sneaker da ginnastica è ragionevolmente controindicato tanto quanto acquistare un paio di scarponi per scalare l’Everest per andare in collina. A seconda di dove si pensa di andare, le scarpe da trekking dovrebbero avere determinate caratteristiche: qui la guida alla scelta delle scarpe per andare a camminare in montagna.
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Portare sempre uno zaino
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Serve per riporre i capi di abbigliamento che si tolgono strada facendo; per l’acqua e il cibo; per gli effetti personali; per guide, cartine e quant’altro: uno zaino è il compagno fedele di qualsiasi escursionista. Per sceglierlo, controllate prima di tutto che sia comodo, confortevole, areato, impermeabile e sufficientemente capiente. Se poi ci sono tasche e taschini a portata di mano tanto meglio.
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Lasciare a casa il superfluo
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Questo dipende molto dall’esperienza, attraverso la quale si arriva a capire ciò che serve davvero e ciò che è inutile. Ma in generale meno è meglio e partire leggeri è decisamente più confortevole.
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Mangiare e bere regolarmente
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Certo, la polenta grondante burro fuso e formaggio al rifugio è il meritato premio. Ma strada facendo portare con sé e consumare regolarmente qualche snack come barrette di cerali, cioccolata, gallette e frutta e bere a intervalli regolari è il modo più efficace per non avere cali di energia.
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Prenderla con calma
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Un’escursione non è una gara: per godersi appieno l’esperienza e comprendere davvero perché camminare nella natura rende felici è meglio prendersi il tempo che ci vuole. Soprattutto se l’escursione è in compagnia di bambini.
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Studiare il percorso
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I sentieri turistici sono segnati e segnalati, ma farsi un’idea del cammino prima di partire, seguirlo su una carta topografica e magari scaricare qualche traccia GPS (o usare le funzioni di un orologio specifico) può evitare spiacevoli situazioni.
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Prevedere il meteo
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Non occorre essere meteorologi, basta uno smartphone per dare un’occhiata alle previsioni: se è data pioggia intensa nel giro di poche ore è bene saperlo per tempo, giusto?
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Prevedere gli imprevisti
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Sembra una contraddizione in termini, ma non lo è: avvisare qualcuno (amici, famigliari, colleghi) di dove si intende andare e del tempo stimato che ci vorrà è utile per allertare i soccorsi nel caso di veri imprevisti. Altrimenti ci sono utili app come quella del CAI e del Soccorso Alpino: Geo Resq.
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Portare un piccolo survival kit
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Non si tratta di partire con un pack adatto all’attraversamento del Sahara, ma un coltellino multiuso e un fischietto per richiamare soccorsi e attenzione in caso di cadute o infortuni possono essere senza dubbio utili. E nel caso si preveda di andare oltre i 2500 metri di quota meglio prevedere anche le conseguenze del mal di montagna.
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