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LA CARNIA
La Carnia (AFI: /karnja/; Cjargne in friulano standard, Cjargna o Cjargno
in friulano carnico, Karnien in tedesco), è un territorio appartenente alla regione storico-geografica del Friuli, i cui comuni, nell'ambito della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia afferiscono amministrativamente tutti alla provincia di Udine.
Il nome deriva dal prediale latino "Carniacum", riferito alla popolazione dei Carni, che dominò l'intero Friuli fra V e II secolo a.C., e dal cui nome deriva anche il toponimo "Cargnacco".
In epoca romana la Carnia era parte della Carnorum Regio (la terra abitata dai Carni, descritta da Tito Livio), che probabilmente comprendeva l'odierno Friuli e, come facilmente intuibile dagli etimi, Carinzia e Carniola.
Geografia fisica
È ubicata nelle Alpi Carniche e comprende l'alto bacino del Tagliamento. Confina:
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a nord con l'Austria;
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a sud con la provincia di Pordenone;
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a ovest con la regione Veneto;
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a est con il Canal del Ferro-Val Canale, anch'esse in provincia di Udine.
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Le valli
Quattro sono le valli principali, ognuna attraversata da un torrente da cui prendono il nome. Le valli assumono anche il nome di canale (cjanâl), sottolineando così la loro conformazione stretta e allungata (tra parentesi la denominazione in friulano):
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Valle del But o Canale di San Pietro (Cjanâl di Sant Pieri)
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Val Chiarsò o Canale di Incarojo o Val di Paularo (Cjanâl di Incjaroi)
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Val Degano o Canale di Gorto (Cjanâl di Guart)
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Val Tagliamento (Cjanâl di Soclêf o Petecarie)
accanto a queste vi sono valli di minor estensione:
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Valcalda (Valcjalda o Cjanâl di Monai)
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Val Lumiei (Valade dal Lumiei)
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Val Pesarina (Cjanâl Pedarç)
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Val Pontaiba (Val Pontaibe)
Ciascuna di queste e gli omonimi torrenti confluiscono nel fondovalle
dove sorge Tolmezzo centro principale e capuluogo della Carnia.
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Le montagne
È costituita da fasce geologicamente differenziate, le montagne sono costituite da tre tipi di roccia: il calcare, la dolomia e la selce. La Carnia è attraversata dalle Alpi Carniche che si estendono dal Passo di Monte Croce di Comelico alla sella di Camporosso dove cominciano le Alpi Giulie, che si innalzano (nel versante italiano) tra il fiume Fella e l'alto Isonzo.
La Catena Carnica Principale costituisce a nord il confine con l'Austria, a sud è delimitata dal torrente Pontebbana e, a monte di Pontebba, dal corso del Fella. Il monte Coglians (2780 m) è la vetta più alta delle Alpi Carniche nonché la maggiore elevazione della regione. Assieme al vicino gruppo della Creta delle Cjanevate forma un imponente massiccio montuoso sul confine con l'Austria. Le altre maggiori cime della Carnia sono:
la Valle d'Incarojo (o Valle di Paularo o anche Val Chiarsò)
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Monte Cridola 2.580 m
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Monte Fleons 2.507 m
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Monte Pramaggiore 2.479 m
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Monte Bìvera 2.472 m
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Monte Volaia 2.470 m
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Creta Forata 2.462 m
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Monte Siera 2.443 m
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Monte Tiarfin 2.417 m
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Monte Crostis 2.252 m
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Creta di Timau 2.218 m
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Monte Sernio 2.190 m
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Monte Tinisa 2.120 m
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Monte Zoncolan 1.750 m
I fiumi
Il fiume più importante è il Tagliamento, che nasce nei pressi dal Passo della Mauria (comune di Lorenzago di Cadore) a 1.195 metri d'altitudine. Durante il suo lungo percorso attraverso la Carnia, il Tagliamento riceve l'acqua di 6 affluenti, provenienti tutti da sinistra:
che danno il proprio nome alle omonime valli.
La flora
Sono molto estese le foreste, costituite in massima parte da abeti, faggi e larici; i pascoli si trovano per lo più in alta quota, in pendii soleggiati ma non adatti all'agricoltura. La Carnia vanta numerose ricchezze naturali grazie all'assenza di grossi centri industriali e per l'attiva opera di tutela di enti ed associazioni ambientaliste. Vi sono 2000 specie vegetali, un migliaio di tipi di fungo, una cinquantina di tipi di orchidee.
La vegetazione cambia con l'aumentare della quota. Fino a 400 - 500 metri di altitudine salgono i boschi di rovere e di castagni e le macchie e le colture della zona submontana; ben presto subentra la flora montana, che è per eccellenza la zona delle foreste: faggete, abetine e pinete. Al di sopra dei 1500 metri la vegetazione arborea si presenta piuttosto povera, gli alberi si fanno via via più radi, più piccoli e spogli, fino a raggiungere il limite altimetrico di crescita che in Carnia è a quota 1700 metri ed è il più basso di tutta la regione alpina. Oltre questa quota crescono cespugli, rovi, e verdissimi pascoli. In tarda primavera si può ammirare nei pascoli l'esplosione di colore dei rododendri, e genziane selvatiche.
Aree protette
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Parco naturale delle Dolomiti Friulane, sede a Forni di Sopra
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Parco intercomunale delle Colline Carniche, sede a Villa Santina
Il clima
Il clima è aspro, molto rigido in inverno e fresco in estate; è caratterizzato da venti impetuosi e abbondante piovosità. Rispetto alle altre zone delle Alpi, in Carnia troviamo un abbassamento dei limiti altimetrici di circa 400–500 m; così, ad esempio, se nelle Alpi Occidentali la vegetazione arborea cessa di crescere sopra i 2.300 m essa in Carnia smette già a 1.900m. L'abbassamento del limite altimetrico della regione arborea è dovuto al costante afflusso di correnti fredde nord orientali (vento burano) che dalle regioni siberiane e danubiane raggiungono la zona.
Geografia antropica
I comuni
Sono 28 i comuni della Carnia con le rispettive frazioni (accanto al nome italiano è riportato quello in lingua friulana):
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