Che l’attività fisica sia legata a una migliore salute cardiovascolare è ormai un dato acquisito dalla scienza.
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Innumerevoli studi hanno dimostrato che muoversi aiuta a conservare in forma il nostro muscolo più importante per più tempo.
Ma muoversi come? Quale è il tipo di attività fisica che produce i maggiori benefici per il cuore?
Di recente l’American Heart Association, nell’ambito di una delle sue campagne per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, ha ricordato come camminare possa a certe condizioni essere equivalente a correre, dal punto dei visti dei benefici che se ne possono trarre.
In particolare l’associazione ha citato uno studio pubblicato nel 2013 su Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology
In questo studio sono stati seguiti 33,060 runners e 15,045 camminatori tra i 18 e gli 80 anni, con un follow up di 6 anni.
Il risultato è che a parità di dispendio calorico non solo la camminata a intensità moderata e la corsa ad alta intensità sono risultate in riduzioni simili del rischio di alta pressione, alti livelli di coslesterolo, diabete and malattie coronariche, ma addirittura i benefici osservati sono stati maggiori nei camminatori.
1. Chi comincia è a metà dell’opera
Sei un sedentario? Improbabile, visto che sei su trekking.it.
Ma poniamo che tu lo sia.
Magari non vai a camminare da tanto, ti sei impigrito e ora torni sul nostro sito per motivarti.
Sei nel posto giusto.
Hai sentito da qualche parte che camminare fa bene al cuore, può essere una buona motivazione per tornare a farlo.
Ricominciare però è dura.
“Camminerei troppo poco per avere benefici”, ci sembra di sentirti.
E invece no. Secondo lo studio anche il solo fatto di passare dalla condizione di sedentario a quella di camminatore dà un beneficio. Piccolo, ma lo dà.
Questo perchè lo studio ha dimostrato che tanto i runners, quanto i camminatori godono tanto più dei benefici del movimento quanto più corrono o camminano.
Quindi, non hai più scuse.
Alzati e cammina.
2. Comincia dalle scale, al bando gli ascensori
Hai ricominciato a camminare
Avevi dimenticato il piacere che dà.
La tentazione di tornare all’amato divano è sempre dietro l’angolo, come quella di prendere l’auto per coprire distanze di poche centinaia di metri.
Spesso più semplicemente gli impegni di lavoro e di famiglia ti impediscono di organizzare trekking scegliendo uno dei nostri itinerari.
Non mollare, a volte basta fare piccole scelte virtuose nelle normali attività quotidiane per fare un regalo al tuo cuore.
Andare a piedi al lavoro per esempio, se non è troppo distante, magari prendendoti il tempo necessario.
Oppure potresti ritagliarti il tempo per qualche minuto a piedi nella pausa pranzo.
E poi quando torni a casa, rinuncia all’ascensore.
Le scale sono un vero toccasana.
3. L’obiettivo a portata di mano: quando la camminata è terapeutica
Lo studio dell’American Heart Association dice che il beneficio che si trae da camminare è proporzionale
alle energie spese, più che alla durata di per sè.
Quindi, come abbiamo detto, anche camminare poco fa bene.
Esiste però un livello minimo di durata e intensità al quale camminare non solo fa bene,
ma diventa uno strumento di prevenzione di problemi cardiovascolari.
Secondo gli scienziati occorre camminare almeno 30 minuti al giorno per 5-7 giorni la settimana con andatura moderata-sostenuta.
4. Non devi per forza correre per stare bene
Ora che hai cominciato a camminare potresti pensare che correre sia l’inevitabile passo successivo nel tuo volerti bene.
Se ti piace correre, fallo pure. Fa bene.
Ma se diventare un runner è solo un obiettivo terapeutico che finisce per farti desistere anche dal camminare, lascia perdere.
Secondo lo studio, a parità di dispendio calorico, non solo i benefici del camminare eguagliano la corsa, ma li superano.
Certamente, per ottenere lo stesso dispendio calorico il camminatore deve impiegare più tempo, circa il doppio o più, del runner. Diciamo un’ora anzichè 30 minuti o due ore anzichè una.
Ma se lo fa, secondo lo studio i benefici sarebbero spesso superiori:
Correre riduce il rischio di ipertensione del 4.2 percento, camminare del 7.2 percento.
Correre riduce il rischio di colesterolo alto del 4.3 percento, camminare del 7 percento.
Correre riduce il rischio diabete del 12.1 percento, camminare del 12.3 percento.
Correre riduce il rischio di malattie delle coronarie del 4.5 percento, camminare del 9.3 percento.
Non solo.
Se sei sovrappeso o addirittura obeso, correre potrebbe essere controindicato.
Mentre camminare fa bene, sempre.
5. Goditi la tua camminata
La quinta ragione per cui camminare fa bene al cuore non è indicata nello studio di cui parliamo in questo articolo, ma sicuramente potremmo trovare innumerevoli ricerche che dimostrano che godersi la serenità di una camminata nella natura ma anche in città è un moltiplicatore dei benefici per la tua salute.
Che siano le endorfine, che sia la riduzione dei livelli di cortisolo, simpaticamente noto come l’ormone dello stress, camminare metterà in moto un circolo virtuoso di benessere.
Non saprai più se sarà il tuo cuore a ringraziare te o tu a ringraziare lui quando ti avrà portato a camminare per più tempo di quanto tu non pensassi di essere in grado di fare.